L’elevata richiesta di video in alta definizione su dispositivi diversi, richiede l’introduzione di formati innovativi che presentino risoluzioni elevate a parità di dispendio minimo di larghezza di banda.

YouTube pone particolare attenzione a questi aspetti. La questione rimane sempre la stessa, fin da quando si sono fatte le prime compressione dei file audio e video: risoluzione contro dimensione. La questione è ancora più interessante se si pensa a quanti soggetti, privati o aziendali, intendano trasmettere in live streaming su YouTube
È stato questo il motivo per cui YouTube ha inserito sulla piattaforma il software di codifica VP9. Strumento ad alte prestazioni in grado di restituire dei file video con definizione Hd o 4k con consumi di larghezza di banda pari alla metà di quelli che vengono creati con strumenti diversi.
VP9 si presenta come il codec di compressione più diffusamente usato ed efficiente tra quelli esistenti oggi. Grazie alle sue performance è stato possibile per YouTube erogare video per 25 miliardi di ore nel corso dello scorso anno.

Funzionamento di VP9 e streaming dei video

I video includono informazioni differenti. Quando i video vengono prodotti la camera utilizza un formato di grandi dimensioni che può arrivare a 18000Mbps per un contenuto 4K Raw. Con la compressione il video viene approcciato in modo diverso, vengono codificate le caratteristiche delle singole scene e successivamente ne vengono monitorate le variazioni.
È un procedimento adottato dai compressori disponibili attualmente. Diminuire lo spazio che viene occupato dalle informazioni uguali tra i vari fotogrammi. Infatti in presenza di un medesimo data-rate i video che mostrano soggetti fermi presentano meno artefatti rispetto ad uno con soggetto in movimento.
La compressione è un metodo altamente efficiente per gestire lo spazio, a contrario di quanto accade durante la registrazione attraverso il sensore delle fotocamere. Questo permette lo streaming dei video.
Il gruppo impegnato nel WebM, progetto di sviluppo di un formato non vincolato a royalty e di libero utilizzo che sia anche altamente performante e che crei video compatibili con HTML5, hanno fatto grandi passi avanti grazie all’utilizzo di VP9. I risultati eccellenti, a contrario di tutti gli altri ugualmente basati sul codec VP9, dimostrano la grande sinergia che si è creata tra YouTube e Google.
Gli sviluppatori, interessati al progetto, hanno migliorato VP9, così che questo codificatore potesse fornire maggiore qualità ai byte, garantendo nitidezza, contrasto e alta definizione alle immagini.
Il codec, in seguito alla valutazione delle eventuali asimmetrie in fase di trasformazione, provvede all’elaborazione delle scene migliorandone la fluidità e la nitidezza.

Garantire qualità streaming e on demand agli utenti di YouTube

YouTube si è posto l’obiettivo di abbassare i buffer, riducendo i tempi di attesa che vanno dall’erogazione fino alla visione. In altri termini, prima dell’introduzione di VP9 il buffer era minimo per video a 480p, ora invece per video a 720p.
VP9 apporta numerosi vantaggi per utenti che dispongono di banda limitata o che dispongono di abbonamenti dispendiosi.
Diminuendo il bit-rate della metà, si consente ad un numero maggiore di utenti di accedere ai video fino a 360p senza incrementare il rebuffering o i costi.

Lo streamig a 4k arriva su YouTube

Lo stesso discorso vale per i fruitori di video in 4K, sia in diretta che on demand. La sempre maggiore dimensione dei video ha portato VP9 ad accrescere la propria capacità di ottimizzare i file rendendo i video in 4K fruibili senza interruzioni e riproducibili in streaming. Il numero di contenuti 4K è triplicato in un anno sulla piattaforma di YouTube e ha implicato un notevole incremento della qualità dello streaming e dei video in diretta.